Ad Arte
Categoria: Nuovo materiale
Autore | Messaggio |
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Giocatore Registrato: 12/06/2004 0 |
Inviato il 24/04/2005 alle 23:00:28 Ultima modifica il 15/12/2005 alle 20:56:20 |
Come affrontare i problemi, di questo si occupa ogni buon DM, e lo fa ad Arte. Mi pronuncio per costruire da un D&D che abbiamo aprezzato (forse molti per meno tempo di quanto non si aspettassero) una nuova forma d'arte. E' questo uno dei miei obiettivi, in un futuro lontano, quando essere stufo di chiamare con un nome simile tanta esperienza che non si trova in un gioco sarà la prova di qualche preoccupazione. D&D porta la diffusione di un gioco, con i suoi eterni limiti. Il gdr di cui mi occupo non è ancora vicino a questo scopo, ma il primo passo possibile sta nella sua organizzazione, mentre il contenuto resterà fedele agli standard. Questa è la prima delle decisioni in merito: rendere più generale il concetto di Ideatore e Destinatario (anche senza far sfiorire la indole polemica del DM), e farlo nella costruzione del nuovo modello di magia: secondo me questo è il primo degli ottimi motivi per suscitare interesse globale di un'arte, e portare parte di sè anche se ai fatti non si è DM. E' dichiarato: le Scissie (comincio a sperare che questo nome duri manco del primo, come pure quello delle PlAsmetrIe -sigh--- ) opereranno per cicli di racconti, come una seconda vita parallela per i PG. Forme singole di magie saranno legate in maniera simile ad una seconda storia, fatta di "caratteri", personaggi della propria mente, ma con uno sfondo di mezzi, di poteri legati al mondo materiale, forse del tutto normale. Chiunque si faccia un'idea a scopo di interesse, dovrebbe decidere comunque come si muove la sua magia, non adattarsi a schemi fissi solo per poter dire di aver vinto. Se qualcuno parteciperà in qualche modo, lo dovrà sapere. Occuparsi di tradurre i movimenti in una cosa che si muove, esaurire idee personali da ogni possibile diversa prospettiva (e metterle in pubblico, o a discrezione dell'interessato) è lo scopo di questo thread. Forse tra le tante ragioni (è quasi un fulmine adesso che mi viene in mente), una in particolare richiede più spazio delle altre, e cioè l'utilità sociale dell'artista. Va detto che la creatività, quando ha finito di elaborare i propri meccanismi, suscita già da sola la reazione di tutti. Per questo, se un artista si occupa di un'opera almeno alla fine tirerà un sospiro di sollievo. Deve anche prepararsi per tempo al prossimo lavoro: è troppo stanco, l'ideona geniale (come minimo) l'aspetta... A "scarico" (in realtà si dovrebbe capire dal discorso che non funziona così), l'artista comporta come uno che non sa nulla al momento, --- secondo me - e a partire da qui finisce la validità del progetto - Il problema è questo: forse nel suo comportamento raggiunge un istante in cui comincia a vivere del risolvere i propri problemi rendendo partecipe il proprio atteggiamento artistico Ci sarà almeno un momento a lungo contemplato in cui l'attore partecipa alla riunione gesticolando ampliamente con le mani ad imitazione di un possibile personaggio, in cui un comune racconto storico terrorizza i secoli degli studenti, oppure in cui un musicista (io li ho visti ) si riduce a soluzioni alternative del proprio stumento che, purtroppo, nessuno ha l'impegno di registrare... Il Dm qualcosa lo fa: Se solo Potesse... | |
Giocatore Registrato: 12/06/2004 0 |
Inviato il 24/04/2005 alle 23:06:30 |
Per favore, le critiche adesso...preferirei smettere con i nuovi thread per mesi (ma non vi dico quanti ) piuttosto che non dire questo soltanto perché non sapevo bene |
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